Il Genio che non ti aspetti – Intervista a Chiara Grandin

Chiara Grandin
Chiara Grandin

Metti una bellissima notte stellata sopra un freddo deserto d’estate. Una lampada abbandonata tra le dune di sabbia emana luccichii di speranza, trema, si scuote, esce una nuvola di polvere che si rischiara al soffio del vento: qualcuno è pronto a svegliare in te i desideri che ancora non sai di avere….

L’ispirazione per scrivere il romanzo 3 settimane con il Genio, non può che venire da qui, dalla magica storia della lampada di Aladino, ma poi l’autrice e life coach Tre Principi Chiara Grandin sceglie di dare una brusca sterzata alla storia tradizionale e crea un racconto tanto inusuale quanto magico, che incolla il lettore al foglio fino all’ultima pagina…

Data la particolarità del testo, abbiamo chiesto all’autrice di svelarci qualche segreto:

 

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1) Chiara, uno dei due protagonisti del tuo libro è “l’uomo” che tutti, almeno una volta nella vita, hanno desiderato incontrare. Parlaci di lui…

È un pazzo lucido che va oltre le convenzioni, che ci confida che non sempre si deve per forza fare così, ma si può benissimo anche fare in un altro modo. È una figura carismatica che va oltre le regole e le sovverte. È un personaggio… magico a cui, proprio per questa sua caratteristica, è consentito dire qualsiasi cosa. Stiamo parlando de il Genio della lampada.

 

2) Perché hai voluto utilizzare proprio la figura del Genio?

Ho voluto inserire nel mio libro la figura del Genio perché è un personaggio conosciuto, che accomuna un po’ tutti i lettori: chi non si è chiesto, almeno una volta nella vita, come sarebbe imbattersi lungo il proprio cammino in una lampada dei desideri e ritrovarsi, dopo averla strofinata, faccia a faccia con il Genio? Chi non vorrebbe avere accanto a sé, almeno per 3 settimane, un Genio che lo inviti a vedere le cose in un altro modo? Che lo aiuti a guardare con occhi magici la vita e a confessare quello che ha davvero nella testa e nel cuore?

 

lampada

3) Ci dobbiamo aspettare la storia di Aladino rivisitata?

Assolutamente no. Nella mia storia Genio irrompe nella quotidianità di Cercatore, il protagonista, stravolgendone gli schemi e sovvertendo le sue concezioni di vita per 3 settimane, un tempo prezioso e necessario che servirà a Cercatore per capire cosa desideri realmente. In questo lasso di tempo il protagonista, tra un episodio e l’altro, farà nuove e inaspettate scoperte su se stesso…

 

4) Dicci qualcosa in più su Cercatore…

Cercatore rappresenta ognuno di noi che è alla ricerca di qualcosa nella propria vita, che ha dei sogni e, come tutti dei desideri reali, che ha bisogno di tornare a capire cosa realmente conta. Nel suo cammino di crescita, accanto a Genio, Cercatore scoprirà uno dei valori per me più importanti, quello della libertà… ma non posso svelarvi di più…

 

5) Manuale, romanzo o magia?

Lo confesso, inizialmente avevo scritto il libro sotto forma di manuale, poi, su consiglio del mio editore, ho ripensato all’intero testo e ho deciso di stravolgerlo e raccontare una storia in cui ognuno di noi potesse riconoscersi e che al contempo lasciasse qualcosa.

Mi sono immaginata il mio libro come una storia letta attorno al falò, in riva al mare, in una notte stellata, in una dimensione sospesa, dove non esiste più niente, tranne le due persone che stanno leggendo e la storia stessa. All’alba le pagine sono finite, il libro si chiude, i due personaggi ritornano alla loro quotidianità, ma con una nuova comprensione della vita e nuove possibilità. La storia continua, ma nella vita reale…

 

6) Trascorrendo 3 settimane con il Genio cosa si scopre?

Come far sì che un nuovo inizio sia sempre possibile e come scoprire il potenziale di opportunità e desideri racchiuso in ognuno di noi, perché siamo molto di più di chi crediamo di essere.

 

Giulia Rossi

 

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